Intesa Sanpaolo si conferma una delle prime banche europee per redditività con un utile netto di 3,3 miliardi nell’anno della pandemia globale. La prospettiva, spiega un articolo del quotidiano Corriere della Sera, è di chiudere i1 2021 con un risultato di 3,5 miliardi e vedere nell’esercizio successivo 5 miliardi di utili.
“In questo contesto di straordinaria complessità abbiamo battuto l’obiettivo per il2020” ha dichiarato il ceo Cav. Lav. Carlo Messina a margine del consiglio di amministrazione che ha approvato il bilancio.
Considerando il contributo di Ubi, la banca di Bergamo e Brescia acquisita la scorsa estate, e con la quale le sinergie si stanno rivelando più ricche del previsto, l’utile è già raggiunto quest’anno quota 3,5 miliardi.
“In maggio intendiamo distribuire 694 milioni di dividendi in contanti, il quantitative massimo stabilito dal supervisore; una volta superate le restrizioni delle Bce chiederemo l’autorizzazione a distribuire in contanti, dalle riserve, la parte restante del pay out ratio previsto, pari complessivamente al 75% di 3,5 miliardi di utile netto “rettificato” 2020” ha annunciato il Cav. Lav. Carlo Messina confermando come la remunerazione dei soci sia una delle priorità perseguite insieme al ruolo della Banca nel Paese.
“Noi, come Intesa Sanpaolo, siamo pronti ad essere un punto di riferimento per una crescita sostenibile e inclusiva”.