L’incontro 15 Minuti di questa settimana è stata l’occasione per ascoltare la preziosa testimonianza del Cav. Lav. Linda Gilli, Presidente e AD di Inaz.
Nel ripercorrere la storia dell’azienda – in cui è entrata come direttore marketing – e le grandi trasformazioni che ha saputo cavalcare, il suo racconto ha messo in luce una forte attitudine all’innovazione e una costante attenzione al capitale umano. Una visione d’azienda che si basa da sempre sul binomio famiglia – impresa.
“Siamo “un’impresa di persone per le persone”” ha spiegato il Cav. Lav. Gilli “Fin dalla nascita il nostro compito è stato quello di lavorare per gli altri. Mio padre era un consulente organizzativo, quello che oggi chiamiamo controller, e lavorava nelle imprese per verificarne la gestione; fu così tanto colpito dalla mala organizzazione degli uffici del personale e dalla scarsa qualificazione delle persone, donne in primis, che durante la guerra decise di abbandonare il lavoro e costituire una società (era il 1948) che andasse proprio a riorganizzare quello che non andava. Quella da lui intrapresa, con il foglio paga e con la gestione del personale e dei centri di costo, fu una vera rivoluzione. Sono sempre molto orgogliosa di dire che siamo un’impresa famigliare perché ritengo che la voglia di lasciare un segno e avere una continuità sia nel DNA dell’Italia e confido molto in questo aspetto anche per il nostro futuro”.
Soffermandosi sul valore della famiglia, il Cav. Lav. Gilli ha introdotto anche il tema del passaggio generazionale precisando che questo può esserci solo insieme ai manager e alle persone dell’azienda. Un percorso non facile né scontato su cui però confida molto e a cui sta già dedicando attenzione: “Nel 2020 ho deciso di donare una quota indivisa pari al 30% ai miei tre figli. È un primo passo ma lo ritengo importante per lavorare sull’unità, sulla coesione della famiglia. Mia mamma diceva sempre “se funziona per la nostra famiglia allora funzionerà anche per le famiglie della nostra impresa”. È fondamentale non disperdere il patrimonio imprenditoriale e al contempo continuare a guardare oltre. Come diceva sempre Alberto Falk le nuove generazioni devono continuare, condividendo il loro sogno. Uno stimolo a sviluppare sempre anche le proprie caratteristiche personali”.
L’incontro è stato anche l’occasione per approfondire, e chiarire, uno dei grandi temi al centro del dibattito pubblico ovvero le nuove modalità di lavoro introdotte durante la pandemia. Smart working, home working, remote working. Quello offerto dal Cav. Lav. Gilli è stato un punto di vista d’eccezione (l’Osservatorio da lei guidato vanta l’analisi di oltre 2 milioni di posizioni lavorative) che ha confermato la portata del cambiamento sollecitando però una presa di coscienza nuova e costruttiva.
“Diciamo spesso “8 mesi in 8 anni” per spiegare come quello che in passato era stato frenato sia invece velocemente accaduto. Abbiamo imparato a lavorare in maniera diversa. Di certo il rapporto personale resta imprescindibile e la presenza, anche in termini di creatività, è necessaria. Grazie ai nuovi mezzi abbiamo però potuto continuare a lavorare, nel nostro caso a offrire il servizio alle altre imprese, in momenti anche molto difficili. Forse non torneremo più alle modalità precedenti: si parla di 3 giorni in presenza e 2 a casa. Bisognerà capire cosa succede: cosa chiederanno i lavoratori, cosa dirà la normativa. Credo però sia anche necessario capire cosa abbiamo messo a frutto in questo anno da un punto di vista personale: perché alla fine sono le persone che fanno l’impresa. Sinceramente quando vengo in azienda e vedo le persone, mi si apre il cuore”.
Il prossimo incontro del format 15 Minuti si terrà martedì 2 febbraio, come sempre alle ore 10.00, e avrà per protagonista il Cav. Lav. Carlo Clavarino, Presidente Esecutivo del Gruppo Aon in Europa, Medio Oriente e Africa, Aon Risk Solutions e Presidente Fondazione San Patrignano.
🎥 Video Intervista presente nell’archivio e disponibile tramite richiesta da inviare a: redazione@cavalieridellavorolombardia.it