L’appuntamento con il format digitale 15 Minuti di questa settimana è stato l’occasione per “incontrare” e ascoltare la preziosa testimonianza imprenditoriale del Cav. Lav. Luigi Riolo, Presidente e Amministratore Delegato di Filtrex Srl.
Con un fatturato di oltre 100 milioni di euro e un Ebitda pari al 43,7% la sua multinazionale – nata nel 1976 come piccola azienda a due dipendenti, oggi conta 256 collaboratori, un enorme stabilimento italiano a Vignate in via di ulteriore sviluppo (arriverà a coprire 95 mila mq), uffici esteri negli Stati Uniti, in Giappone, in Cina, in India e Venezuela – è leader nella progettazione e produzione di sistemi filtranti per raffinerie, motori navali, centrali nucleari e impianti industriali.
Una case history di grande successo – “un esempio di azienda che fa risultati senza essere sempre sotto i riflettori” ha sottolineato il Cav. Lav. Marco Bonometti – costruita negli anni con grande attenzione alla politica aziendale, come lo stesso Cav. Lav. Riolo ha spiegato nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista Walter Mariotti.
“Sono il primo imprenditore della mia famiglia. Ho sempre creduto che sia innanzitutto fondamentale che l’azienda si rappresenti autonomamente e per questo non ho mai ceduto a cessioni o vendite. L’innovazione di processo e di prodotto sono alla base della nostra strategia di crescita tanto che già nel 1982 abbiamo investito l’8% del fatturato dell’epoca in ricerca e sperimentazione realizzando dei banchi prova che tutt’oggi sono una grande risorsa e una caratteristica esclusiva della Filtrex. Oltre a questo, è per me prioritario che tutte le lavorazioni vengano svolte internamente sia per evitare di perdere competenze sia per comprendere quali innovazioni sono necessarie per abbattere i costi. Dobbiamo essere sempre molto attenti alla competitività e anche per questo accettiamo forniture solo ad alta marginalità. Infine, due aspetti mi stanno da sempre a cuore: l’ambiente di lavoro, che voglio sia buono, valido e in qualche modo amichevole, e l’immagine esterna che curiamo attraverso la partecipazione alle più importanti Fiere di settore (Amburgo in primis) con stand di rappresentanza di oltre 200 mq”.
Una visione imprenditoriale chiara e solida nel tempo che permetterà al gruppo di svilupparsi ulteriormente applicando il proprio know-how in nuovi ambiti tra cui i sistemi di potabilizzazione dell’acqua, dell’eolico, delle piattaforme off-shore e dell’acqua-coltura al fine di garantire allevamenti di pesce, sempre più diffusi, in totale purezza.
La presenza globale pesa per il 97% sulla produzione. Un dato che permette al Cav. Lav. Riolo di tracciare un quadro piuttosto chiaro delle differenze tra il Sistema Italia e quello Estero: “noi abbiamo delle eccellenze che nessuno ha ma quello che manca, all’estero, è il supporto delle grandi aziende verso le medie piccole. Per aprire in Asia abbiamo dovuto investire molto, è stato molto più complicato rispetto ad un’azienda tedesca che ad esempio può contare sul supporto, anche logistico, delle loro multinazionali già in loco. Manca anche la cultura dell’immagine basti pensare a come l’Italia viene “trattata” nelle fiere internazionali rispetto ad altri Paesi europei. E manca una vera tutela dell’esportatore da parte delle banche che crea una burocrazia e un rischio sempre più alto. Per non parlare del costo del lavoro, delle difficoltà di variare l’organico, oltre che del costo dell’energia”.
🎥 Video Intervista presente nell’archivio e disponibile tramite richiesta da inviare a: redazione@cavalieridellavorolombardia.it