Cav. Lav. Alfredo Ambrosetti e Cav. Lav. Gianfelice Rocca
Nell’ambito del ciclo di appuntamenti virtuali dell’Associazione “Per il progresso del Paese” fondata dal Cav. Lav. Alfredo Ambrosetti per dare voce alla società civile del Paese, un incontro è stato dedicato al tema “Lombardia, motore a vantaggio di tutto il paese”.
Ad intervenire anche il Cav. Lav. Gianfelice Rocca, presidente del gruppo industriale Techint e dell’Istituto Clinico Humanitas: “Di fronte a questo virus abbiamo perso molte certezze e il nostro unico faro è la scienza accompagnata dai dati. Gli strumenti che abbiamo per affrontare le conseguenze economiche e sociali della crisi sono vecchi, vanno bene solo per il passato. Dobbiamo pensare in modo diverso a partire dalla digitalizzazione che ha rivoluzionato le nostre abitudini ed è il nostro pane quotidiano. Mi sono chiesto da dove iniziare per ricostruirci, reinventarci e trovare la forza per farlo. Partirei dall’affrontare una prima ambiguità italiana. Il tema dell’articolazione territoriale, degli interventi dello stato, della burocrazia, è fondamentale per avviare la ripresa di questo paese e per liberare energie creative. Il problema dell’impostazione italiana è avere contemporaneamente autonomia e centralismo, quella che definisco autonomia sfiduciata. L’esempio è rappresentato dalle università: siccome è stata data autonomia ad alcune che l’hanno usata male, si mettono lacci e lacciuoli anche alle altre. Questo vale per le regioni e per tutto lo stato. Nel nostro modello si sommano il costo di uno stato centrale di tipo francese e il costo di un’organizzazione basata sui Land di tipo tedesco. È mancata la capacità di far dialogare queste diverse articolazioni e le relative burocrazie. Ma non esiste progresso senza buone burocrazie. Dovremmo riflettere su come potenziare l’articolazione dei diversi territori, di cui la Sanità è un esempio: l’organizzazione lombarda è diversa da quella del Veneto o da quella dell’Emilia-Romagna. Le soluzioni vanno cercate nelle diversità territoriali, e non in valutazioni centrali fatte aprioristicamente”.
Oggetto del focus proposto dal Cav. Rocca anche il tema dell’attrattività internazionale collegata all’offerta scolastica, “una leva importante per ‘far volare Milano’, riguardo la quale è fondamentale pensare a un nuovo piano strategico per la città che rimetta al centro il valore della formazione universitaria cosmopolita e della ricerca. Ripartiamo dall’orgoglio per quello che siamo, ma una cosa è certa, usciremo da questa crisi con settori, necessità e consumi assolutamente diversi dal passato”.
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