Le prospettive di medio-lungo termine per Leonardo non cambiano nonostante l’impatto della pandemia di coronavirus. A spiegarlo è stato l’Amministratore Delegato di Leonardo, Cav. Lav. Alessandro Profumo, prendendo parte al webinar “Covid-19 e resilienza: ripartire dall’industria della difesa” organizzato dalla Rivista italiana difesa (Rid).
“Leonardo vende all’estero circa l’86 per cento di quanto produce. Il Covid-19 ci fa vivere due mondi: uno fino al termine del 2019, con crescita costante, e uno da febbraio di quest’anno con un cambiamento radicale dello scenario”. Gli effetti del Covid-19 sono stati piuttosto consistenti, come un leggero calo di domanda per gli elicotteri civili e una serie di accelerazioni in processi già avviati, come quello della digitalizzazione, che permette di accorciare i tempi di progettazione, ma anche di modificare le modalità di accettazione dei prodotti.
Al centro della discussione anche la realtà aumentata e la cybersecurity che il Cav. Profumo ha citato ricordando l’esigenza di monitorare la fase dello smart working per i dipendenti. “Stiamo accelerando sulla tematica dei Leonardo Labs. Stiamo assumendo i primi 60 ricercatori, arriveremo a circa 400. È importante continuare a guardare nel lungo termine. Abbiamo necessità di accelerare i programmi con i clienti nazionali, non solo l’Italia, ma anche Regno Unito, Polonia e Stati Uniti.