“In Francia, in Inghilterra, in America vi è un’osmosi tra le persone formate nelle università più qualificate e le istituzioni pubbliche, a cominciare dal Governo. La qualità delle università diventa qualità delle istituzioni” scrive il Cav. Lav. Alfredo Ambrosetti in una nota con cui va ad analizzare il rapporto che lega le università più prestigiose alle istituzioni di ciascun Governo, dimostrando come ci sia ancora molto da imparare per il sistema Italia.
Una riflessione che da un lato ribadisce l’imprescindibile valore dell’educazione di alta qualità – in Italia magistralmente rappresentata, scrive il Cav. Lav. Ambrosetti, dall’università privata Bocconi e dall’ente pubblico Politecnico – e dall’altro ne sottolinea la costante lontananza dalle parti decisionali del Paese.
Volgendo lo sguardo all’estero, in particolare al MIT di Boston, ad Harvard, Yale, all’ENA in Francia, ad Oxford, Cambridge e alla London School of Economics quello che emerge, spiega Ambrosetti, è un legame estremamente forte tra tutte queste grandi scuole e le relative istituzioni di governo: “coloro che hanno aspirazioni di carriera, anche politica, si laureano e trasferiscono la cultura di queste università nelle istituzioni pubbliche, dove andranno ad operare a beneficio del loro Paese”.
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