
La Fondazione Artet (Onlus per la Ricerca su trombosi emostasi e tumori) da sempre collabora attivamente con medici e biologi ricercatori del Centro Emostasi e Trombosi dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, diretto dalla Dottoressa Anna Falanga, promuovendo la ricerca scientifica e progetti di cura e assistenza dedicati ai pazienti fragili che necessitano di terapie anticoagulanti, antitrombotiche e/o terapie trasfusionali.
La Fondazione, nata a Bergamo nel 2018 da un’idea di Roberta Sestini (Presidente), Giovanna Bosatelli (Vice Presidente) ed Anna Falanga (Responsabile Scientifico), ha avviato nelle scorse settimane due importanti progetti della Divisione di Immunoematologia e Medicina trasfusionale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, grazie al sostegno di GEWISS, l’azienda presieduta dal Cav. Lav. Domenico Bosatelli, ed altri imprenditori della bergamasca; l’attività di ricerca è finalizzata ad identificare le possibili cure per i pazienti ricoverati oltre che le possibili cause e i marcatori predittivi di trombosi.
Da un lato la ricerca ha come obiettivo quello di capire come e perché gli eventi trombotici si sono verificati, per esempio su pazienti Covid che erano a rischio in quanto portatori di altre patologie ma anche e soprattutto in assenza di altre comorbilità e su quali componenti il nuovo coronavirus agisce come agente procoagulante.
Dall’altro lato è stato avviato uno studio sull’utilizzo del plasma iperimmune per capire se può aiutare i malati più gravi a guarire e quelli più lievi a non aggravarsi. Un’arma potenzialmente efficace in attesa dei vaccini.
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