In una intervista pubblicata il 13 aprile sul quotidiano La Repubblica, il CEO di Intesa Sanpaolo, Cav. Lav. Carlo Messina ha annunciato 50 miliardi di crediti per le imprese in difficoltà e un nuovo ‘Prestito d’impatto’ per le attività sociali. Un’azione per contrastare l’emergenza COVID-19 che colpisce l’Italia.
“Chi ha di più deve aiutare il paese. Da noi 50 miliardi di credito ma le imprese forti facciamo la loro parte” ha dichiarato.
“Se l’Italia si gioca bene questa grave crisi potrà uscirne anche rafforzata: ma a patto che ognuno faccia in pieno la sua parte, sia di cittadino sia di elemento attivo del sistema economico. Se no, rischiamo 10 milioni di poveri, e in quel caso rialzarsi sarà molto più difficile. Nel Paese c'è grande ricchezza privata, e imprese solide. È necessario fare di più da parte di chi è in grado di aiutare oggi la sanità, e domani il tessuto sociale che subirà gravi strappi. È un fatto di cultura e di valori: nei prossimi due anni dovremo aumentare pratiche del genere”.
Per conto suo, Intesa Sanpaolo continuerà nel suo ruolo a sostegno del Paese, con 450 miliardi di credito accordato ovvero di risorse messe a disposizione – uguale a oltre il 25% del Pil – e donazioni per l’emergenza Corona virus che superano i 100 milioni di euro.
“A marzo abbiamo erogato nuovi crediti per 5 miliardi: senza garanzie di alcun tipo, e credo tra i pochi a farlo nel mese in cui il virus esplodeva. Al contempo abbiamo messo a disposizione un plafond da 15 miliardi per il nuovo credito e le misure varate dal governo lunedì ci consentono di aumentare subito la dotazione a 50 miliardi” ha aggiunto Messina che ha anche annunciato un nuovo ‘Prestito d'impatto’, a tasso zero e con scadenze lunghe da dedicare alle attività a maggiore impatto sociale: chi realizza un ospedale, chi fa ricerca scientifica, chi aiuta poveri e malati, una decina di settori a più alta valenza sociale.
La ripresa, ha spiegato il Cav. Lav. Carlo Messina, dipenderà dalla ricapitalizzazione delle imprese da parte dei proprietari e la riduzione del debito pubblico attraverso la cartolarizzazione del patrimonio immobiliare, oltre al sostegno dell’Unione Europea.
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