“Col bisogno di spazi che abbiamo, sarebbe molto più semplice spostarci verso la pianura, ma il nostro cuore è qua. Per restare a Nembro ho sempre pagato il doppio di quanto mi sarebbe costato prendere un capannone nella Bassa Bergamasca. Il problema è che la Val Seriana è stretta e i capannoni liberi nella zona del tessile, in Val Gandino e a Ponte Nossa, non sono adatti a noi: ci servono spazi alti almeno 10 metri, con carriponti per poter caricare gli impianti su container e camion, mentre qui se ne trovano da 5 metri, per giunta obsoleti, da demolire con le ruspe”.
Spiega così, il Cav. Lav. Pierino Persico, le difficoltà logistiche di restare nella Val Seriana. Solo nello scorso anno la sua società ha investito 2,6 milioni perla reindustrializzazione dell’area della ex Comital, acquisita nel 2011 per 20 milioni, 38 mila metri quadri ai quali si è da poco aggiunto un nuovo capannone di 550 metri quadri per stampi e attrezzature per i rivestimenti auto.
Stessa situazione per la Persico Marine, eccellenza mondiale della cantieristica navale che ha costruito tutte le imbarcazioni di Luna Rossa, compreso l’AC75 che ha sfidato New Zealand all’ultima America’s Cup: “Se costruissimo le barche in Liguria guadagneremmo dieci volte tanto, non avendo bisogno di fare trasporti eccezionali dalla Val Seriana. Ma io e i miei figli crediamo nel nostro territorio e siamo orgogliosi del know-how dei dipendenti. Siamo un’unica famiglia, perciò restiamo qui”.