Il protagonista dell’incontro 15 Minuti di questa settimana è stato il Cav. Lav. Rosita Missoni, fondatrice del brand Missoni che, quasi a sfogliare un bellissimo album di famiglia, ha condiviso alcuni dei momenti più cari della storia della sua azienda.
“Ricordo con gioia la fabbrica di mio nonno dove da bambina trascorrevo tanto tempo, io sono cresciuta tra i filati, immersa nelle pezze e abbracciata dai colori. Non ho mai giocato tanto con le bambole ma mi sono tanto divertita con i tessuti. E quella passione è poi rimasta negli anni tanto che appena ho potuto, da grande, sono andata a ripescare delle cose nella vecchia mia casa dove erano rimasti gli archivi delle matasse e delle frange. Ho iniziato a tessere e da lì sono nati i famosi “fiammati” che sono stati uno dei nostri punti di riferimento assoluti” ha raccontato ricordando anche la prima, per alcuni scabrosa, sfilata che si tenne a Firenze nel 1958.
“Mi accorsi che alcune modelle non avevano la biancheria adeguata ai vestiti e decisi di farle sfilare senza reggiseno. Gli abiti erano leggermente trasparenti. Fummo poi cacciati via perché il tutto ritenuto scandaloso. Da quel momento sfilammo da soli al Gerolamo a Milano anche se poi fummo invitati nuovamente nel capoluogo toscano”.
Punto di riferimento internazionale, il Cav. Lav. Rosita Missoni firmò insieme al marito Ottavio alcune delle collezioni italiane più note al mondo diventando un punto di riferimento internazionale. Poi il testimone passò alla figlia Angela: “Decise di fare una sua collezione di abiti tinta unita e quando mi resi conto che io vestivo i suoi abiti decisi che il mio tempo era finito, non avevo forse più le antenne per la moda. Angela prese così in mano la griffe e io invece cominciai ad occuparmi della collezione casa insieme a mio marito che già la gestiva”.
Passione, affetto per la famiglia, dedizione all’impresa, il racconto del Cav. Lav. Missoni è stato anche l’occasione per rendere omaggio al patrimonio culturale oltre che economico rappresentato dal Made in Italy di cui la moda è portavoce nel mondo: “Una dote della moda italiana è la possibilità di attingere a fonti fantastiche, di abitare un Paese meraviglioso dove ogni viaggio che fai – dai villaggi alle coste – puoi trovare e conoscere beni infiniti. Bisogna essere nati con questa attitudine a saper notare le cose belle, ad assorbirle e farle proprie. Io ce l’avevo e mio marito ne aveva da vendere quindi abbiamo unito le forze ed è stato bellissimo”.
🎥 Video Intervista presente nell’archivio e disponibile tramite richiesta da inviare a: redazione@cavalieridellavorolombardia.it
15 Minuti tornerà martedì 8 giugno, come sempre alle ore 10.00, e sarà l’occasione per conoscere uno dei neo nominati Cavalieri del Lavoro del Gruppo Lombardo a cui dedicheremo le prossime sessioni del format.