La Fondazione Bracco insieme a Fondazione Sodalitas ha realizzato uno studio sulle fondazioni nate tra il 1963 e il 2018. Ne è emersa una mappa di 111 enti, metà delle quali situate in Lombardia, e di cui 40 nate negli ultimi 15 anni.
L’analisi spiega come tali fondazioni siano emanazione di imprese della finanza e credito (20%), della moda (10%) dell’energia (10%) e dell’alimentare (9%). Fra tutti gli altri settori, a superare il 5% sono solo i servizi di consulenza, la chimica e farmaceutica e le assicurazioni.
A costituirle sono grandi imprese (il 74% ha più di mille dipendenti e il 26% ne ha oltre 10 mila), mentre poco più della metà (52%) è emanazione di multinazionali.
Le ragioni per cui si dà vita a Fondazioni riguardano nel 72% dei casi “l’impegno rivolto al bene comune come espressione della cultura aziendale”, a fronte di un 47% che dichiara “forte motivazione personale dell’imprenditore”.
Risulta evidente come sia cresciuto l’interesse per la filantropia strategica, ma non sia ancora del tutto adeguata la capacità di promuoverla nei fatti. Il 70% delle fondazioni di impresa dichiara di effettuare attività di valutazione delle proprie attività. Tuttavia, solo poche fanno ricorso ai metodi di valutazione più sofisticati, come la valutazione d’impatto.
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